Pillole di Formazione 2009 in modalità “beta”
lunedì 12 gennaio 2009
In un contesto in continua evoluzione come quello odierno, in cui il cambiamento è quotidiano, realizzare un programma di eventi per un intero anno è poco efficace. Diventa quindi interessante attingere dagli ambienti di sviluppo tecnologici dove il concetto della “beta perenne” è una realtà oramai da qualche anno assodata.
Oggi, nell’era di Internet, il software non viene più venduto in pacchetti, scatole o package colorati che cercano di renderIo il più possibile simile a un prodotto (per giustificare psicologicamente all'acquirente il fatto che lui abbia "comprato" una cosa). Il software è un servizio disponibile via Web e, come tale, può venire aggiornato costantemente in una beta perpetua. I rilasci possono avvenire mensilmente, settimanalmente, giornalmente o, come ha detto Cal Henderson di Flickr, anche ogni mezz'ora. Il fenomeno si è affermato per alcuni fattori:
- Vendendo il software in package per forza di cose è necessario muoversi su release. Fornendo un servizio fruibile attraverso la Rete, è possibile aggiungere una funzionalità, senza per forza dover annunciare una release.
- Come riflesso dello spirito “open source” si può rilasciare “subito e spesso”: se non si è proprio testato e collaudato tutto, una volta identificati e risolti i problemi, si fa evolvere la beta in una nuova beta migliore.
- con le release si fa comunicazione e marketing della release e gli utenti sono visti solo come clienti;
- con l'approccio perpetual beta i propri utenti diventano co-developer che testano e commentano le nuove funzionalità consapevoli di farlo.
Pubblicato daLuigi Mengato alle 09:59
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